lunedì 20 luglio 2009

tu chiamale se vuoi...emozioni

è difficile descrivere tutte le emozioni, le sensazioni, gli avvenimenti di questi giorni. L'ultima, in ordine cronologico, è la conclusione della lettura di un libro, In piedi sull'Arcobaleno, di Fannig Flag. Certo non un capolavoro da premio letterario, ne un mancato best-seller, ma un libro molto carino, che ti fa ritrovare il piacere di leggere dopo anni di studio.
Il senso di un post privo di emozioni e avvenimenti a causa del poco spazio (inteso in senso lato) va oltre anche la metanarrazione, ma questa è la libertà di espressione che c'è rimasta, il non dire (ciò che non siamo...).
Ma merita una nota speciale ciò che è successo oggi pomeriggio: ho preso in braccio per la prima volta Christian. Christian è mio nipote, il figlio di mio fratello, ha quattro giorni, da quando è nato l'ho visto già diverse volte, ma mai sveglio e attento come oggi. Non si può descrivere l'emozione che si prova nel cercare timorosamente di far rimanere uniti quel mucchietto di ossi ricoperto di pelle ancora livida che si agita e si scompone, cercando di comprendere la forza di gravità e le leggi della dinamica. Christian ha i capelli neri, lunghi, gli occhi ancora di quel colore blu-scuro-indefinito dei neonati, ma sembra che riescano a guardarti dentro anche se non ti vedono fuori.

Un EUIUA a chi riconosce la citazione!

lunedì 13 luglio 2009

pomeriggio estivo


Oggi è uno di quei pomeriggi estivi che ti guardi allo specchio e non ti vedi. Probabilmente capita solo a me, ma non mi considerò così arrogante da riservarmi l'esclusiva su certe stranezze, che se anche fosse...ceste! Sto scrivendo delle relazioni su un convegno a cui non ho neppure partecipato e tra un po' andrò a far ripetizioni di latino. Ecco, se mi chiedessero come sono arrivata a questo punto dovrei ammettere che non lo so, non so neppure se è bene o male, non so neppure se mi interessa saperlo...anzi, sono certa, non mi importa! Allora? Allora sono qui, che farei, come sempre, tutto tranne quello che devo fare, soprattutto partirei per andare al mare, così, se solo non ci fosse quel senso di responsabilità che mi fa rimanere dentro certi schemi (mai rigidi, ma sempre schemi).
Ora serve una morale, qualcosa di positivo che permetta a questo post di rimanere lecitamente qui,
tipo "ma la vita è comunque bella perché imprevedibile" ecc.
...mmm...beh, forse la cosa positiva è che comunque è un pomeriggio di luglio e sono ufficialmente in ferie, che nulla mi impedisce ora di staccare tutto e uscire a prendere il sole...mmm...sì, decisamente positivo =)

lunedì 6 luglio 2009

self-think



Ci sarebbero tante cose da dire, tanti pensieri che "meritano" di essere fissati, ma oggi comincio con self-think. Ok, l'ammetto, è un neologismo, mi è uscito ieri, non neppure io come. La traduzione più fedele (e non parla della traslitterazione, parlo del senso che io gli ho dato!) è : "problema suo!". Cioè è quell'atteggiamento per cui non vale la pena rovinarsi la vita per gli altri, quando sono gli altri che se la vogliono rovinare...rispetto e pace, ma se vuoi farti del male "problema tuo!"
Ok, questo dovrebbe essere un spazio per l'ottimismo, e magari questa filosofia di vita è un filino cinica (soprattutto nell'attuazione ;), ma c'è un risvolto positivo, ovvero che io sono più felice =D
Ok, ora lo dico, questa è la mia estate!
Basta pensieripreoccupazioniansieequilibrisottilidarispettarepersonedisperatechehannobisognoamicichenonfannogliamici...
(ogni riferimento potrebbe non essere puramente casuale), questa è la mia estate, l'estate MERAVIGLIOSA in cui sarò felice...anzi, in cui sono felice!

giovedì 2 luglio 2009

istante


è più un'istantanea di vita che un'immagine, qualcosa che non si può rendere a parole, non con una foto, neppure con un filmato, perchè sono i suoni, i colori, i profumi, le sensazioni...i pensieri che circolano e avvolgono tutti i sensi fino a farti provare ciò che senti e vorresti dire, ma non puoi, solo ti lascia quel senso di felicità...non resta che goderne e trasportare un lieto sorriso, unica prova di ciò che si è provato